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mercoledì 11 aprile 2012

Come sono nati...i mattoncini Lego?

Anno 1929, siamo in Danimarca, per la precisione a Billund, dove il Sig. Ole Kirk Christiansen, proprietario di una falegnameria, cercava un modo per poter produrre arredamento economico ed iniziò a produrne in scala per poter contenere i costi. A quel punto, produrre giocattoli per bambini era il passo successivo. Prima automobiline e camioncini da trainare con una fune, poi verso la metà degli anni '30 iniziò con lo yo-yo, fino a quando la moda per questo gioco passò ed il nostro si ritrovò i magazzini pieni di yo-yo mai venduti, dai quali ricavò però le ruote per i camioncini giocattolo.
Arriva poi l'anno fatidico, il 1934, quando chiamò la sua industria di giocattoli per bambini con un acronimo della frase danese "Leg Godt" , ovvero "gioca bene", l'acronimo che ne uscì fuori è il tanto famoso marchio LEGO.
Siamo negli anni '40 e la plastica ha il sopravvento, ed anche il nostro inizia a produrne, così , sette anni dopo, con il figlio Godtfred iniziò a creare e produrre i tanto famosi mattoncini colorati.
Anche se poco prima un prodotto simile era stato costruito dalla Kiddikraft grazie al brevetto di Hilary Harry Fisher Page, anche la Lego iniziò a produrne e li chiamò Lego bricks, mattoncini Lego.
La consacrazione del successo si ebbe nel '58, dopo che furono perfezionati gli incastri, i problemi di deformabilità e di stabilità. Purtroppo proprio questo anno il capostipite passa a miglior vita e lascia l'impresa al figlio Godtfred.
Nel '63 i mattoncini vengono fabbricati con un materiale migliore, la plastica ABS e venivano prodotti in 50 modelli diversi, gli stessi che, ancor oggi, tra i giocattoli ipertecnologici, fanno timidamente capolino sugli scaffali dei negozi di giocattoli.

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