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lunedì 9 aprile 2012

Come è nata...la puntina da disegno (o "punessa")

E' un oggetto di una tale semplicità, banalità da essere proprio per questo geniale. Stiamo parlando della puntina da disegno, che in alcune regioni d'Italia viene chiamata "punessa". Ora vediamo quelle con una sorta di cappuccetto multicolore, ma quando è nata era molto, molto più semplice.
Tutto iniziò in Pennsylvania, quando un tal Edwin Moore di Wyndmoor fece il primo brevetto nel 1900 fondando una società con un capitale di 112 dollari e 60 centesimi.
Inizialmente la chiamò "spilla con maniglia" e la costruiva di sera e la mattina seguente vendeva il prodotto.
La sua prima vendita gli fece guadagnare due dollari, la seconda 75 dollari, e la terza fu una fornitura per 1.000 dollari alla Eastman Kodak Company (quella delle pellicole fotografiche, per intendeci).
Moore capì che con un pò di pubblicità le cose sarebbero cambiate, ed infatti nel 1903 il suo prodotto apparve sul giornale The Ladies Home Journal per 168 dollari. Intanto la società crebbe e, nel 1904, cambiò nome che mantiene ancora oggi: Moore Push-Pin Company.
Un'altra società 30 anni dopo iniziò a  costruire puntine. Infatti nel 1930, un'industria polacca, K.Wasilewski & -S-ka. La loro puntina era ricavata da un dischetto sulla cui superficie veniva incisa una V che poi veniva ripiegata. Però questa punta se veniva premuta con le dita con troppa energia rischiava di piegarsi su sè stessa.
Ve ne è poi un altro modello dove non vi è una sola punta ma ben 3 anche se più piccole e, data la difficoltà per poterle togliere, si creò anche un "leva puntine".

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